DOMENICA 15 OTTOBRE ORE 15:15: LE MERAVIGLIE DEL COLLE CELIO NEL CUORE DELLA ROMA IMPERIALE
Il Celio è uno dei sette leggendari colli di Roma, un luogo che custodisce tesori inestimabili che fronteggia il Palatino, pieno di storia e fascino.
Partiremo dalla basilica di Santo Stefano Rotondo una meravigliosa chiesa risalente al V secolo dedicata al diacono e primo martire, Santo Stefano che nasce sull’area dei Castra Peregrina, che ospitava i soldati degli eserciti provinciali impiegati a Roma per funzioni particolari: di polizia, come corrieri, per approvvigionare la corte imperiale.
Proseguiremo con la visita della basilica di Santa Maria in domnica un’antica diaconia fondata probabilmente già nel VII secolo sui resti romani della caserma della V Coorte dei Vigili. L’appellativo “in Domnica” è di origine incerta: potrebbe derivare dal nome di Ciriaca (la cui traduzione dal greco significa “che appartiene al Signore”), dal termine “dominicum” usato per indicare i primi luoghi di culto cristiani oppure dai “praedia dominica”, aree di pertinenza imperiale sul cui territorio sarebbe sorta la chiesa.
La chiesa conserva uno dei più antichi e affascinanti mosaici cristiani del XII secolo raffigurante la Beata Vergine Maria che, seduta in trono, è in procinto di consegnare Gesù bambino e benedicente ai fedeli.
Il Celio inoltre conserva i resti dell’acquedotto Neroniano, uno dei più importanti di Roma che consentiva di alimentare quello che era lo stagno di Nerone, il lago artificiale che sorgeva dove oggi è ubicato il Colosseo.
Entreremo nel parco di Villa Celimontana, uno delle più belle aree verdi di Roma, occupata in epoca medievale da orti e vigneti, fu acquistata verso la metà del ‘500 da Ciriaco Mattei, che, affidandosi ad artisti dell’epoca, la trasformò in un parco ricco di giardini ornati da sculture antiche, fontane e aranci amari, e dall’obelisco egizio di Ramses II. Quest’obelisco, proveniente dal Tempio del Sole a Eliopoli – e che in età romana si trovava nel Santuario di Iside Capitolina – fu donato dal Senato a Ciriaco Mattei nel 1582 dopo essere stato per molto tempo alla base della scalinata dell’Ara Coeli.
Nel nostro percorso arriveremo anche a vedere i resti del clivo di scauro, conserva l’antico nome originario, “Clivus Scauri“, con un percorso che ricalca perfettamente quello antico, come testimoniato da fonti medioevali a partire dall’VIII secolo, ma anche da un’iscrizione di età imperiale. L’apertura della strada va attribuita ad un membro della importantissima famiglia degli “Aemilii Scauri” (si pensa a Marco Emilio Scauro, censore nel 109 a.C.). Caratteristici gli archi in laterizio che scavalcano la via, rifatti in età medioevale ma probabilmente già esistenti nei tempi antichi e che fino al Cinquecento erano sormontati da un secondo ordine.
Proseguiremo con la visita della basilica dei santissimi Giovanni e Paolo, una basilica spettacolare dedicata ai due martiri cristiani Giovanni e Paolo, che conserva affreschi del Pomarancio, uno dei più importanti artisti del Cinquecento.
Finiremo con la chiesa di San Gregorio Magno, fondata nel 575 d.C. dallo stesso Gregorio che trasformò la sua casa di famiglia in un monastero. Gregorio proveniva dalla nobile famiglia degli Anicii.
Visita guidata: domenica 15 ottobre ore 15:15
Appuntamento: ore 15:00, Via Santo Stefano Rotondo, 7.
Quota di partecipazione: €15,00, pagamento in contanti, si prega di portare banconote di piccolo taglio.
Prenotazione: per prenotarsi è sufficiente inviare una mail all’indirizzo segreteria@adm-arte.it, o un messaggio sms o whatsapp al numero 3208424686.